25 mar 2011

Comics: Best of the Year 2010

Anche stavolta, come accade già da diversi anni, i ragazzi de Lo Spazio Bianco.it mi hanno chiesto di partecipare alla determinazione della classifica delle migliori opere a fumetti pubblicate in Italia nel corso del 2010.
Si tratta di un'operazione complessa e divertente che, sommando le liste inviate da molti, autorevoli giurati crea una TOP TEN di notevole interesse comprendente 10 novità e 3 menzioni storiche relative a opere più datate ma rieditate nel corso dell'anno in oggetto.

Questa è la mia PERSONALE:


1) D. Clowes: Wilson, Coconino Press
L’esistenza di un uomo sintetizzata in settanta tavole autoconclusive. Con uno stile ora realistico, ora caricaturale Clowes ci pone, ancora una volta, dinanzi alle nostre angosce più profonde, mostrandoci quante vacue chiacchiere, quanti momenti inutili, quanti ragionamenti bizzarri costituiscano l’ossatura della nostra vita. Il finale, triste, inquietante e liberatorio insieme, rappresenta da solo un capolavoro.


2) J. Sacco: Gaza 1956, Mondadori
Mentre tanti fumettisti nostrani giocano a fare il comics journalism, magari scegliendosi a botte di ricerca sul web l’argomento da trattare, ecco riapparire Joe Sacco. Che, ricordiamocelo, del vero comics journalism è stato un ideatore e un teorico. Stile grafico organico e particolareggiato, testi densi e ricchi di informazioni e, soprattutto, la voglia di comprendere e spiegare: Gaza 1956 amplia e integra i già vasti orizzonti aperti da Palestina.

3) Igort: Quaderni Ucraini, Mondadori
Nel nostro desolato Paese quando si dice “Ucraina” si pensa a badanti per arteriosclerotici, a Shevchenko e a Chernobyl (rigorosamente in quest’ordine). Igort ci rende invece partecipi di un viaggio appassionato nel cuore di una nazione martoriata e orgogliosa. Attraverso testi antiretorici, con un tratto grafico essenziale e pieno di compassione, Igort riporta finalmente alla luce le vicende e la cultura di un popolo che quasi non trova più posto sui nostri libri di Storia.

4) J. Aaron – R.M. Guéra: Scalped – Solo e sballato, Planeta DeAgostini
Il noir spopola: in letteratura, in TV, al cinema, nei videogame, nei fumetti. Tutti si sentono in grado di scrivere noir, il pubblico si immerge nelle crime stories aspirando a olografiche jungle d’asfalto e a perdizioni da operetta. Ma Aaron e Guéra spiazzano tutti: Scalped è il noir a fumetti più torbido e viscerale degli ultimi 15 anni (con buona pace di Ed Brubaker e Brian Azzarello), possiede davvero una rara tenuta narrativa e si svolge ai margini della civiltà metropolitana (pur descrivendola, comunque, perfettamente).


5) J. Dysart – A. Ponticelli: Unknown Soldier – La casa infestata, Planeta DeAgostini
Mescolare riflessione politica, denuncia giornalistica e thriller d’azione non è cosa da tutti. Dysart e Ponticelli riprendono un personaggio classico delle storie di guerra della DC Comics (l’Unknown Soldier di Kanigher e Kubert), ne rielaborano lo spirito seguendo le linee guida imposte da Garth Ennis negli anni Novanta (in una bellissima e importante miniserie omonima) e lo proiettano in un teatro di guerra rimosso collocato in una nazione dimenticata di un continente ignorato (l’Africa). Il risultato è un gioiello di ferocia e urgenza narrativa.


6) Makkox: La vasca, su “Il Canemucco” n. 2, Coniglio Editore
Il cartoonist italiano più personale, sensibile, evocativo, immaginifico emerso in questo primo scorcio di secolo si affranca dalle superiori libertà grafico-testuali del web e tenta di imporre la sua arte fumettistica sul supporto cartaceo. La vasca rappresenta un capolavoro di sintesi tra linguaggi, ambientato in uno scenario inedito (la zona costiera tra Gaeta e Formia, neo-paradiso della malavita campana) e con personaggi solidi e inquieti.

7) W. Ellis – J. Cassaday: Planetary – Archeologia Spaziotemporale, Magic Press
La conclusione di una delle saghe fantascientifiche e supereroistiche a fumetti più importanti degli ultimi due decenni. Lo sceneggiatore britannico Warren Ellis scrive storie d’azione infarcite di complesse tematiche scientifiche e trovate narrative che adattano alla contemporaneità le migliori idee della Golden Age. Il texano John Cassaday, dal canto suo, illustra come se fosse un Alex Raymond contemporaneo.


8) M. Millar – J. Romita sr: Kick-Ass (vol. 1 & 2), Panini Comics
Destinato puntualmente a vedere le sue opere deprezzate dalla critica Mark Millar porta avanti la sua peculiare visione del genere supereroistico che – quando non resta impelagato in opere chiaramente commerciali come Ultimate Avengers – riesce a esprimere abrasive considerazioni sui rapporti umani nell’epoca della civiltà mediatica. Splendidamente illustrato da Romita sr, Kick-Ass sembra una commedia di Judd Apatow rivista dallo sguardo malinconico di un Gus Van Sant e permeata di un pessimismo cosmico che ricorda addirittura Cormac McCarthy.


9) G. Hernandez: Luba in America, collana “Love & Rockets” vol. 18, Magic Press
Con pazienza e perseveranza sono quasi tre lustri che la Magic Press sta proponendo in Italia l’opera omnia degli Hernandez bros., tanto idolatrati da gente del calibro di Alan Moore e Neil Gaiman quanto, di fatto, criticamente e commercialmente ignorati nel nostro Paese. Luba in America – scritto e illustrato interamente da Gilbert Hernandez – è, ancora una volta, esemplare nel portare in scena un microuniverso che vive di vita propria e che, per assurdo, non avrebbe nemmeno bisogno dello sguardo dei lettori per esistere e palesarsi comunque in tutta la sua ricchezza visiva e concettuale.

10) P. David – F. Celoni/P. Mottura: Epic Mickey, collana “BuenaVista Lab”, Walt Disney Italia

Il Topolino di Epic Mickey è quello che tutti noi vorremmo tornare a vedere, soprattutto dopo la scorpacciata che la “cronologica” dedicata a Floyd Gottfredson (e pubblicata da RCS) ci ha generosamente offerto. Tratto da un videogame colto e di successo, sceneggiato da un Peter David volenteroso anche se non sempre a fuoco, Epic Mickey esplode grazie ai disegni di Celoni & Mottura. E ci riconsegna, in qualche modo, il Topolino avventuroso e guascone che forse solo Tito Faraci era stato in grado di re-immaginare.

Menzioni Storiche


1) D. Sim: Cerebus – Alta Società, Black Velvet
Il sacro Graal dell’editoria a fumetti italiana proposto finalmente nel nostro Paese in un’edizione impeccabile e con una traduzione all’altezza. Cerebus – assieme a Love & Rockets, ad American Flagg!, a Odio! – rappresenta un tassello fondamentale del comics indipendente nordamericano. E ci permette anche di addentrarci, in chiave critica, nel “dietro le quinte” di un’intera cultura fumettistica.


2) F. Gottfredson: Gli anni d’oro di Topolino, la serie completa, RCS/Disney Italia
Che un patrimonio inestimabile come le comics strip di Mickey Mouse realizzate da Floyd Gottfredson venga reso disponibile al grande pubblico in un’edizione curatissima, piena di “contenuti extra” e rispettosa del formato originale dell’opera, è una cosa già di per sé straordinaria. Se poi aggiungiamo che le avventure a fumetti di Mickey Mouse degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta hanno influenzato buona parte del fumetto popolare italiano dell’ultimo mezzo secolo…


3) P. Christin – J.C. Meziers: Valerian – L’integrale (vol. 2), 001 Edizioni
Prima di Star Wars, prima di Metal Hurlant, prima di Moebius e Caza lo sceneggiatore Pierre Christin e il disegnatore Jean Claude Meziers ideavano un universo a fumetti la cui freschezza e la cui vitalità sono giunte intatte fino ai nostri giorni. Storie come Mondo senza stelle o Benvenuti su Alflolol dovrebbero fungere da corso base per qualsiasi aspirante fumettista fosse intenzionato a darsi alla fantascienza o al fantasy. E il fatto che anche il sostrato satirico che permea ogni avventura di Valerian e Laureline sia rimasto pressoché inalterato la dice lunga sulla forza evocativa di questa saga.

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