20 dic 2007

The future in my past

Qualcuno si ricorda di quando gli italiani riuscivano ancora a proiettarsi nel futuro? Di quando subivano la fascinazione dell'avvenire, della scienza, del fantastico?

I wanna be your lover dei fratelli La Bionda è un reperto di modernariato risalente al 1980.
Il video rimanda all'universo umanoide della rivista francese Metal Hurlant, all'arte di Juan Gimenez, all'Alien di Ridley Scott e ci racconta di un'Italia ancora capace di immaginarsi altrove e in un altro tempo (la canzone e le immagini erano anche sigla finale di un programma televisivo domenicale di successo).



Poi il tutto è svanito, travolto dagli ultimi scampoli decadenti della Milano da Bere, da Tangentopoli e dalle paillettes berlusconiane che hanno contribuito a spacciare per un Regno a Venire ciò che in realtà era un neo-Medioevo incombente.

Non che in altri Paesi sia andata meglio.
Quell'idea di futuro ormai non esiste più e non è un caso che i francesi Air abbiano dedicato il loro primo, fondamentale lavoro - Moon Safari - all'avvenire ideale così come lo si concepiva vent'anni prima, con l'elettricità sonora a farla da padrona.
Sexy Boy non è solo una canzone, ma una memoria sorridente e nostalgica che si affaccia su un tempo e un luogo che abbiamo attraversato tutti quanti felici senza che, però, ci restasse addosso nulla.



A voi il raffronto tra due video separati temporalmente da almeno tre lustri.

1 commento:

Anonimo ha detto...

post bellissimo,una grande intuizione...oltretutto una citazione di due brani che segnano due periodi molto distinti (e distanti) della mia vita.